Arte e Archivio: il premio studentesco INA-Touring per la pittura
09 Marzo 2018
Il premio studentesco INA-Touring per la pittura inizia tra i banchi di una scuola elementare di Bormio alla fine degli anni cinquanta, in occasione di una gara sciistica. Inizialmente partecipano solo gli studenti della Lombardia, poi la manifestazione viene estesa a tutte le regioni dell’Italia settentrionale. Nel 1961 vengono raccolte ben 2.427 opere tra dipinti a colori e disegni in bianco e nero, e per l’esposizione il comitato organizzatore ottiene le sale della Permanente di Milano. Nel 1962 il premio viene esteso a tutte le scuole d’Italia, sia alle medie superiori che agli istituti d’arte e licei artistici, e il concorso diventa nazionale fino a coinvolgere nel 1966 anche le scuole degli italiani all’estero (a partire dalla IX edizione il premio diventa “Premio Internazionale Studentesco INA-Touring per la Pittura”).
Nel 1969 la mostra retrospettiva per il decennale, raccogliendo 11mila opere, ha luogo a Firenze a palazzo Strozzi, all’epoca di proprietà dell’INA, mentre l’anno successivo le opere della prima biennale (1968–1969) sono esposte a Milano nelle sale di palazzo Reale, con il patrocinio dell’Ente manifestazioni milanesi. Nelle edizioni successive il premio diventerà biennale d’arte degli studenti.
Il piccolo catalogo retrospettivo offre un interessante spaccato psicologico giovanile. Palma Bucarelli, direttrice della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma dal 1941 al 1975, nell’introduzione delinea bene lo scopo del concorso: “non si tratta di scoprire ragazzi prodigio che disegnano come Giotto, ma d’insegnare ai ragazzi a vedere non passivamente il mondo in cui vivono, a interpretarlo, a rendersi conto che non basta percepirlo, ma che, se si vuole contribuire al suo divenire, bisogna continuamente immaginarlo”.
Nell’attuale sede di Generali Italia in via Bissolati a Roma si conservano alcuni quadri del premio INA-Touring, tra i quali uno di Domenico Paladino che vince nel 1964, all’età di 16 anni, con un disegno a china dal titolo Figura. In questo caso il giovane premiato diventerà un artista rinomato, aderendo al movimento transavanguardia degli anni ottanta, teorizzato dal critico e storico dell’arte Achille Bonito Oliva. Mimmo Paladino sarà il primo pittore italiano contemporaneo ad esporre alla Galleria nazionale delle arti di Pechino.
Il disegno di Mimmo Paladino fa oggi parte del vasto patrimonio artistico del Gruppo Generali. Una descrizione dell’opera è riportata nel volume La collezione INA Assitalia, a cura di Roberta Bernabei, pubblicato a Milano da Electa (2005).